C'era una volta un UOMO di campagna che con la sua bicicletta portava sorrisi e conforto dove ve ne era bisogno...
Avrei voluto iniziare questa storia in questo modo,ma in realta' non ando' cosi',.....................
Quando
ero ragazzo,assieme ai miei amici vagabondavamo in ogni luogo alla
ricerca di non so' che cosa,..dopo la scuola invece di passare le ore a
studiare,sbrivagamo l'esosa pratica nel minor tempo possibile,e poi con
le nostre bici da cross,...ne combinavamo di tutti i colori.
A volte
andavamo a perlustrare le case coloniche abbandonate,buttavamo giu' la
porta e perlustravamo quel minimondo apparentemente inesplorato come
novelli esploratori,...lasciavamo sui muri il segno della nostra
presenza ,..sentendoci artisti con le nostre bombolette alla
nitro,..spaccavamo vetri non ancora del tutto rotti,..tiravamo con la
fionda contro damigiane ormai vuote,..in quei luoghi ci riunivamo in
segreto nemmeno fossimo stati il ku kux klan,....fumavamo di nascosto le
nostre sigarette che ci facevano sentire cosi' grandi,....ci
appartavamo con le nostre ragazzine,..per sfogare i nostri istinti
naturali,...
Ma quelle case erano solo abbandonate,..non prive di padrone.
Una
volta ci becco' il proprietario,e non fu' certo contento di averci
trovato,..ci chiuse in casa ee sbraitando ci disse che andava a chiamare
la polizia,..suo figlio ,...piu' grande di noi rimase di guardia a quel
presidio improvvisato,...e nonostante le nostre preghiere,...sembrava
esser sordo,..o forse non era religioso.
Il padre che di corsa era
andato dal Prete a cercare un telefono (non c'erano i cellulari,..se non
quelli dei carabinieri),torno' con quest'ultimo .
Spalanco' la porta
e ci intimo' di uscire,....fuori trovammo il prete,..Don Renato che era
piu' adirato diel padrone di casa,...ci disse di seguirlo e
rassicurando il proprietario che ci avrebbe pensato lui,.....ci porto'
in sacrestia.
Noi bisbigliavamo su che cosa ci avrebbe
fatto,..avevamo paura che avvertisse i nostri genitori,...e invece con
nostra sorpresa,...in sacrestia inizio' a parlarci,..a dirci cosa era
giusto e cosa sbagliato,...a farci render conto delle conseguenze che
potevano avere i nostri gesti.
Ci offri' la stanza sopra la sacrestia
come nostro luogo di ritrovo e ci promise che se avessimo provveduto
noi a mantenere pulito,...lui non ci avrebbe mai disturbato.
Allora
noi sentendoci gratificati da quel regalo di cui non capivamo il
senso,...decidemmo di aiutarlo a preparare la processione del patrono
paesano,...e di aiutarlo inoltre ad andare a benedire le case.
Da bravi bulletti da quattro soldi ,e dalla poca memoria di cio' che lui aveva fatto per noi,..facemmo un piano.
Scucimmo
la fodera di una delle tasche dei nostri giubbotti,per poter far
sparire parte dei soldi delle offerte che lui ci affidava durante le
visite nelle case.
Avevamo anche un piano su come investire quei
soldi malguadagnati,...bacco-tabacco, e vorrei dire anche venere,..ma
non fu' cosi'.
Il primo turno tocco' a me e dopo aver ricevuto le
raccomandazioni dei miei amici su quanto denaro imboscare,....mi sorbii
quelle del prete su come mi dovevo comportare,...e cucendomi una falsa
aureola sulla testa,...riuscii a convincerlo che ero pronto,...
Il
giro procedeva bene,...il nostro bottino cresceva,...mi sentivo un
eroe,..un furbo,...un dritto.......il guappo di quartiere che tutti
avrebbero osannato,,,,,.........poi entrammo in una casa vecchia e
cadente,..sporca e con le galline che entravano in casa,....la mezzadra
era una vedova anziana sporca e senza denti,..con una peluria sul viso
che sembrava lana,..noi ragazzi la giudicavamo matta e ne avevamo tutti
un po' paura,...ma in realta' era solo cieca e povera e con l'unico
figlio che era ritardato e se ne stava sempre nascosto in casa.
Questa
donna piccola e minuta,..diede una busta con dei soldi al parroco
,...era un usanza ed anche lei la voleva rispettare,....il prete mi
prese la mano in cui tenevo la busta e vi mise dentro 300 mila lire che
aveva preparato in tasca,....disse alla vecchina che le aveva lasciate
per lei un uomo e che erano gli arrtrati della pensione,...
Salutammo
ed uscimmo di li',.......ed io chiesi al prete se era vero cio' che
aveva raccontato alla nonnina,...lui mi rispose di no,...ed aggiunse che
quei soldi erano parte delle offerte e che ne aveva piu' bisogno lei
che della chiesa,......aggiunse che non glielo aveva detto,perche' lei
era orgogliosa e gia' era dura che accettasse la spesa che lui faceva
per lei quando poteva.
Io mi sentii un verme,..e quando arrivammo
alla chiesa,...gli consegnai tutti i soldi compresi quelli che avevo
imboscato e ci aggiunsi anche quelli che il mio babbo mi aveva dato per
il gelato.
Ebbene,..discussi con i miei amici della scelta che avevo
fatto,...quasi tutti capirono e iniziarono a voler bene a quel grande
UOMO.
Quando esso si ritiro' in quella struttura dove vanno in
pensione i preti,noi andavamo a trovarlo tutte le volte che
potevamo,..facevamo lunghe passeggiate con lui che per altro non aveva
nessuno.
Quando e' morto ha lasciato un vuoto enorme ,...colmato solo dal ricordo che abbiamo ancora di lui.
Io
non sono religioso,...sono credente a modo mio,...ma credo fermamente
che al mondo ci siano anche persone buone,...e quel caro prete di
campagna era certamente uno di loro.
Mi manca ancora nonostante dalla
sua morte siano passati ormai 24 anni.
La vita e' fatta
di attimi,..di persone capaci di lasciare il segno nel nostro
cuore,....che ti salvano dal credere che il genere umano non valga
nulla.
Fausto
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