martedì 24 dicembre 2013

L'UOMO DI CAMPAGNA

C'era una volta un UOMO di campagna che con la sua bicicletta portava sorrisi e conforto dove ve ne era bisogno...
Avrei voluto iniziare questa storia in questo modo,ma in realta' non ando' cosi',.....................
Quando ero ragazzo,assieme ai miei amici vagabondavamo in ogni luogo alla ricerca di non so' che cosa,..dopo la scuola invece di passare le ore a studiare,sbrivagamo l'esosa pratica nel minor tempo possibile,e poi con le nostre bici da cross,...ne combinavamo di tutti i colori.
A volte andavamo a perlustrare le case coloniche abbandonate,buttavamo giu' la porta e perlustravamo quel minimondo apparentemente inesplorato come novelli esploratori,...lasciavamo sui muri il segno della nostra presenza ,..sentendoci artisti con le nostre bombolette alla nitro,..spaccavamo vetri non ancora del tutto rotti,..tiravamo con la fionda contro damigiane ormai vuote,..in quei luoghi ci riunivamo in segreto nemmeno fossimo stati il ku kux klan,....fumavamo di nascosto le nostre sigarette che ci facevano sentire cosi' grandi,....ci appartavamo con le nostre ragazzine,..per sfogare i nostri istinti naturali,...
Ma quelle case erano solo abbandonate,..non prive di padrone.
Una volta ci becco' il proprietario,e non fu' certo contento di averci trovato,..ci chiuse in casa ee sbraitando ci disse che andava a chiamare la polizia,..suo figlio ,...piu' grande di noi rimase di guardia a quel presidio improvvisato,...e nonostante le nostre preghiere,...sembrava esser sordo,..o forse non era religioso.
Il padre che di corsa era andato dal Prete a cercare un telefono (non c'erano i cellulari,..se non quelli dei carabinieri),torno' con quest'ultimo .
Spalanco' la porta e ci intimo' di uscire,....fuori trovammo il prete,..Don Renato che era piu' adirato diel padrone di casa,...ci disse di seguirlo e rassicurando il proprietario che ci avrebbe pensato lui,.....ci porto' in sacrestia.
Noi bisbigliavamo su che cosa ci avrebbe fatto,..avevamo paura che avvertisse i nostri genitori,...e invece con nostra sorpresa,...in sacrestia inizio' a parlarci,..a dirci cosa era giusto e cosa sbagliato,...a farci render conto delle conseguenze che potevano avere i nostri gesti.
Ci offri' la stanza sopra la sacrestia come nostro luogo di ritrovo e ci promise che se avessimo provveduto noi a mantenere pulito,...lui non ci avrebbe mai disturbato.
Allora noi sentendoci gratificati da quel regalo di cui non capivamo il senso,...decidemmo di aiutarlo a preparare la processione del patrono paesano,...e di aiutarlo inoltre ad andare a benedire le case.
Da bravi bulletti da quattro soldi ,e dalla poca memoria di cio' che lui aveva fatto per noi,..facemmo un piano.
Scucimmo la fodera di una delle tasche dei nostri giubbotti,per poter far sparire parte dei soldi delle offerte che lui ci affidava durante le visite nelle case.
Avevamo anche un piano su come investire quei soldi malguadagnati,...bacco-tabacco,  e vorrei dire anche venere,..ma non fu' cosi'.
Il primo turno tocco' a me e dopo aver ricevuto le raccomandazioni dei miei amici su quanto denaro imboscare,....mi sorbii quelle del prete su come mi dovevo comportare,...e cucendomi una falsa aureola sulla testa,...riuscii a convincerlo che ero pronto,...
Il giro procedeva bene,...il nostro bottino cresceva,...mi sentivo un eroe,..un furbo,...un dritto.......il guappo di quartiere che tutti avrebbero osannato,,,,,.........poi entrammo in una casa vecchia e cadente,..sporca e con le galline che entravano in casa,....la mezzadra era una vedova anziana sporca e senza denti,..con una peluria sul viso che sembrava lana,..noi ragazzi la giudicavamo matta e ne avevamo tutti un po' paura,...ma in realta' era solo cieca e povera e con l'unico figlio che era ritardato e se ne stava sempre nascosto in casa.
Questa donna piccola e minuta,..diede una busta con dei soldi al parroco ,...era un usanza ed anche lei la voleva rispettare,....il prete mi prese la mano in cui tenevo la busta e vi mise dentro 300 mila lire che aveva preparato in tasca,....disse alla vecchina che le aveva lasciate per lei un uomo e che erano gli arrtrati della pensione,...
Salutammo ed uscimmo di li',.......ed io chiesi al prete se era vero cio' che aveva raccontato alla nonnina,...lui mi rispose di no,...ed aggiunse che quei soldi erano parte delle offerte e che ne aveva piu' bisogno lei che della chiesa,......aggiunse che non glielo aveva detto,perche' lei era orgogliosa e gia' era dura che accettasse la spesa che lui faceva per lei quando poteva.
Io mi sentii un verme,..e quando arrivammo alla chiesa,...gli consegnai tutti i soldi compresi quelli che avevo imboscato e ci aggiunsi anche quelli che il mio babbo mi aveva dato per il gelato.
Ebbene,..discussi con i miei amici della scelta che avevo fatto,...quasi tutti capirono e iniziarono a voler bene a quel grande UOMO.
Quando esso si ritiro' in quella struttura dove vanno in pensione i preti,noi andavamo a trovarlo tutte le volte che potevamo,..facevamo lunghe passeggiate con lui che per altro non aveva nessuno.
Quando e' morto ha lasciato un vuoto enorme ,...colmato solo dal ricordo che abbiamo ancora di lui.
Io non sono religioso,...sono credente a modo mio,...ma credo fermamente che al mondo ci siano anche persone buone,...e quel caro prete di campagna era certamente uno di loro.
Mi manca ancora nonostante dalla sua morte siano passati ormai 24 anni.

La vita e' fatta di attimi,..di persone capaci di lasciare  il segno nel nostro cuore,....che ti salvano dal credere che il genere umano non valga nulla.

Fausto

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